Luoghi consigliati

La Contrada

Trulli Sabrina Resort fa parte della Contrada “Uacella”, una delle 100 contrade di Locorotondo, cittadina in provincia di Bari denominata una dei Borghi piu’ belli d’Italia. Locorotondo proviene dal tardo latino Locus Rotundus, luogo rotondo. Già nella prima metà del XIII secolo, in ragione del suo accrescersi alla sommità di un colle racchiuso nella sua cinta muraria, il borgo assume quella forma circolare che gli ha dato il nome e che appare anche nella cartografia dei secoli successivi.  Il centro storico del paese, simbolo della Valle d’Itria è caratterizzato da strade strette e tortuose, a cui si affacciano gli edifici costruiti con la pietra calcarea tipica della zona dai caratteristici muri bianchi, ed è arricchito dalla presenza di numerosi locali, bar e ristoranti. Locorotondo è famosa in Puglia anche per la sua produzione di vino, in particolare il “Bianco Locorotondo”.

Trulli Sabrina Resort si trova a soli 7 km dalla pittoresca cittadina di Locorotondo e a 18 km dalle spiagge di Torre Canne; la posizione e’ ottima per visitare anche Alberobello, le Grotte di Castellana, lo Zoosafari di Fasano, Ostuni “la Citta’Bianca”, Cisternino, Martina Franca, ed è la soluzione ideale per chi vuole scoprire la bellezza  e l’ unicità architettonica della regione. Infatti i Trulli sono dichiarati Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

La struttura è caratterizzata da una romantica villa in trulli finemente ristrutturata ed arredata in stile country, dotata di angolo cottura. Una delle camere da letto si trova in uno dei 3 coni, i quali sono stati ristrutturati con cura per preservare l’originalità del soffitto conico e delle arcate. In alcuni punti la muratura esterna raggiunge anche oltre 1 metro di spessore, questo garantisce di mantenere la temperatura interna molto fresca nonostante il caldo dell’estate Pugliese.

Trulli Sabrina Resort è ideale per coppie e famiglie che vogliono trascorrere una speciale vacanza  a contatto con la natura, in quanto e’ dotata di un giardino circondato da ulivi ed immerso nel tipico paesaggio della Valle d’Itria, con un panorama mozzafiato. L’alloggio include pulizia, biancheria, elettricità, acqua e gas. All’esterno è stato creato un angolo attrezzato con barbecue, forno a legna, lavandino e doccia. Vi sara’ anche fornito shampoo e doccia schiuma. Nella struttura troverete asciuga capelli, asse, ferro da stiro, bollitore, macchina del caffè, forno elettrico, microonde , angolo cottura attrezzato, aspirapolvere e detersivi. Un benvenuto per la prima colazione verrà offerto all’arrivo, tutto incluso nel prezzo.

Locorotondo

Trulli Sabrina Locorotondo bari

E’ il paese al crocevia di tre province: Bari, alla quale appartiene, Taranto e Brindisi. Considerato tra i borghi più belli d’Italia, Locorotondo è stato insignito del riconoscimento Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano. Il borgo è situato nella Valle d’Itria, su un altopiano a 410 metri sul livello del mare, rientrante nell’area sud-orientale delle Murge dei Trulli. La fondazione della città  risalirebbe a parecchi secoli prima di Cristo, ad opera dei coloni greci. La prima fonte in cui è citato il feudo denominato Rotondo del XII secolo. Verso la metà del ‘200, l’originario borgo crebbe gradualmente fino a diventare un vero e proprio casale, sottomesso alla giurisdizione del monastero di Santo Stefano fino al 1385. Verso la metà  del ‘300, Locorotondo venne occupata, insieme ad altri casali di Santo Stefano, dal duca di Atene Gualtieri VI di Brienne, noto per il breve governo di Firenze dal 1342 al 1343. Dalla fine del ‘300 per gran parte del 400, Locorotondo divenne possedimento di una delle più grandi famiglie dell’epoca, i Del Balzo Orsini. Nel corso del 500 il paese conobbe un fermento economico, culturale e demografico. Nel 1645 la sorte di Locorotondo venne tristemente legata al collasso economico dei baroni Borrassa, costretti a vendere il feudo ai duchi Caracciolo di Martina Franca, ai quali rimase fino all’inizio dell’ 800. Nel 1799 Locorotondo partecipò al moto rivoluzionario che fece seguito alla proclamazione della Repubblica romana (1798) e di quella Partenopea (1799).

DA NON PERDERE: E’ da non perdere la Chiesa Madre, dedicata a S. Giorgio, risalente al XVII secolo. Fu eretta in seguito alla distruzione di due precedenti edifici di culto. La terracotta invetriata policroma, che rivestì la cupola fino al 1841, fu distrutta a causa di un fulmine e non più ripristinata. Tra le numerose chiese di Locorotondo, si devono ricordare la chiesa dell’Addolorata, la chiesa dello Spirito Santo, di San Nicola, dell’Annunziata, di San Rocco, e della Madonna della Catena. All’interno della splendida chiesa di S. Maria della Greca è conservato un pregevole polittico rinascimentale sull’altare centrale intitolato alla Madonna delle Rose ed il gruppo scultoreo di San Giorgio a cavallo. Di notevole interesse sono i festeggiamenti per il patrono San Giorgio Martire e, soprattutto, quelli per il protettore, San Rocco, il 15, 16 e 17 Agosto. La sera del 16 agosto, a mezzanotte, si esegue una gara molto suggestiva di fuochi pirotecnici. L’impresa vincitrice ripropone la propria sequenza pirotecnica la sera successiva al termine della festa.

Come arrivare a Locorotondo da Trulli Sabrina Resort

Castellana

Castellana sorge nell’entroterra della provincia barese, a 290 metri sul livello dal mare, sul margine di una conca carsica chiusa. Caratterizzata da un tipo di economia a carattere agricolo e industriale, deve la sua vocazione turistica alle grotte, complesso speleologico di fama internazionale a pochi passi dal centro abitato. Le fonti storiche attestano la presenza del nucleo abitativo già nel X secolo, con la denominazione di Castellano, abbandonata per quella attuale a partire dal 1310. Il casale fu donato dal conte normanno Goffredo al monastero benedettino di Conversano, sotto la cui giurisdizione civile ed ecclesiastica rimase fino al Quattrocento. Acquisita dagli Orsini, Castellana fu data in dote alla figlia di Giovanni Antonio Orsini, in occasione del suo matrimonio con un esponente dei conti Acquaviva, il cui dominio durò fino al 1806. Nel XVI secolo la città incontrò un notevole sviluppo dovuto ad un consistente flusso di immigrazione. La trasformazione agraria avviata nel XVII secolo contribuì alla nascita di un ceto contadino e pose le basi per uno sviluppo economico fondato sullo sfruttamento della terra, con la coltivazione di vigne ed ulivi. Durante il secolo scorso, un ruolo importante nella vita economica e culturale di Castellana è stato rivestito dalla famiglia De Bellis, proprietaria di un’industria tessile e di una vinicola.

DA NON PERDERE:All’ingresso della città si trovano le grotte di Castellana, complesso speleologico scoperto ed esplorato per la prima volta nel 1938 da Franco Anelli. Le grotte sono un insieme di cavità e cunicoli che si diramano nel sottosuolo per oltre 2 Km, offrendo ai visitatori scenari unici. Nuovi percorsi, scoperti nel 1982 sono oggi destinati alla sola ricerca scientifica. Di grande interesse è la chiesa del convento dei frati francescani, in cui è custodita l’immagine della Madonna della Vetrana, protettrice della città per aver salvato la popolazione dalla peste nel 1691. Questo avvenimento è celebratol’11 gennaio con la festa dei Falò, durante la quale si svolge una processione in cui l’icona è portata dal Convento alla Chiesa Madre. In località Serritella, si trova la caratteristica chiesa della Madonna della Grotta, esempio di architettura rupestre del XVII secolo.

Alberobello

Alberobello sorge nell’area sud-orientale della provincia di Bari, nelle vicinanze di Castellana Grotte, Locorotondo e Putignano. La sua fondazione avvenne nel XV secolo per opera degli Acquaviva – D’Aragona, conti di Conversano, in una zona occupata da una foresta di querce. Caratteristici di Alberobello sono i trulli, abitazioni costruite con pietra a secco, base imbiancata con calce viva e tetto a forma di cono costituito da pietre a vista. Alberobello è l’unico centro a conservare il nucleo storico interamente composto da trulli. Internamente i trulli presentano un vano centrale a pianta quadrata, comunicante tramite arcate con gli altri vani della casa. Molti dei trulli nel centro storico sono visitabili. Il trullo più alto del paese, chiamato Trullo Sovrano, è a due piani e ospita un museo. I tetti conici sono spesso abbelliti con iscrizioni decorative di varia forma tracciate con latte di calce, raffiguranti simboli zodiacali o religiosi. Nel 1996 la cittadina di Alberobello è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità .

DA NON PERDERE: Particolarmente significativa è la chiesa di San Antonio, a forma di trullo, con un ingresso monumentale, l’aula principale a croce greca e le cappelle laterali con copertura a volte a vela. La “casa d’amore”, oggi prezioso punto d’informazione turistica, è il primo edificio nell’intera cittadina costruito con materiali leganti, quali calce e malta, come indicato dall’iscrizione del 1797 posta accanto alla porta d’entrata. Merita sicuramente una visita la basilica minore dei Santi Medici, che ospita le immagini della Madonna di Loreto e dei santi patroni Cosma e Damiano, festeggiati il 27 e il 28 di settembre.

Come arrivare ad Alberobello da Trulli Sabrina Resort

Cisternino

Il comune di Cisternino si affaccia sulla splendida Valle d’Itria, nota per la presenza di trulli, campi coltivati, ulivi secolari e muretti a secco. Abitato fin dai tempi del Paleolitico superiore, la fondazione di Cisternino è attributa dalla leggenda a Sturnoi, compagno di Diomede. Dopo aver partecipato alla lega messapica contro Taranto, divenne centro romano con il nome di Sturninum, probabilmente distrutto nel 216 a.C. durante le scorrerie di Annibale in Puglia. I monaci basiliani, venuti dall’Oriente nell’VIII secolo, notarono in queste contrade le rovine dell’antico centro e ad esse si riferirono quando, volendo localizzare la badia di rito greco da essi edificata proprio dove oggi sorge la chiesa matrice, la indicavano come “San Nicolò cis-Sturninum”, da cui deriva il nome attuale della città.

DA NON PERDERE: Caratteristica, il lunedì di Pasqua, “A Pasquarèdde” durante la quale la popolazione si reca al Santuario della Madonna d’Ibernia (Madonna de Bernis), con un dolce a forma di borsetta con due uova sode per gli uomini e a forma di bambola con un uovo sodo nel grembo per le donne. Questo dolce caratteristico, denominato “u chrruchl”, ha valore simbolico e propiziatorio. Il Santuario è inoltre un sito archeologico con reperti romani e medioevali. Notevole anche la torre Normanno-Sveva (o di Porta Grande), antico ingresso al paese: alta circa 17 metri, sulla sua sommità è posta una piccola statua di S. Nicola.

Fasano

Fasano si trova a sud di Monopoli, in provincia di Brindisi, a pochi chilometri dal mare. Nelle vicinanze, la rinomata località di villeggiatura indicata come “Selva di Fasano” per la copiosa vegetazione, il sito archeologico di Egnazia, le numerose masserie, i trulli, gli ulivi secolari ed i muretti a secco a delimitare i campi coltivati. La sua storia prende origine dalla distruzione di Egnazia e dalla fuga generalizzata degli abitanti delle cittadine della costa che, per scampare alle razzie dei pirati e cercare posti più sicuri, si inerpicavano sulle colline e si riunivano in casali e piccoli paesi. La costruzione del primo nucleo della città, il casale di Santa Maria diFajano, risale al 1088. La storia del piccolo centro è comune a quella di tutte le città della Puglia, con dominazioni, invasioni e razzie susseguitesi nel tempo, fino alla fine del ‘700. Ricordata ogni anno dai cittadini è la vittoria contro i Turchi del 1678, preannunciata da un’apparizione della Madonna che guidò la resistenza dei cittadini

DA NON PERDERE: Nelle vicinanze di Fasano da non perdere: gli scavi archeologici di Egnazia, l’antica città messapica, di origine preistorica, posta lungo la via Traiana e lo Zoosafari, nel cui ambiente protetto sono presenti circa 1.000 animali di 40 specie. Il centro di Fasano è caratterizzato dalle vie strette e dalle piccole piazze circondate da case intonacate con calce bianca. La chiesa Matrice dedicata a San Giovanni Battista, nel centro della parte vecchia della città, è un esempio di architettura tardo-rinascimentale. Di interesse storico-artistico anche l’arco del cavaliere che conduce al palazzo Baliale, oggi ristrutturato e sede del municipio. Numerose le masserie: centri di vita autonoma capaci di commerciale il surplus di prodotti, le masserie si sono conservate nel tempo o evolute in attività ricettive.
Da non perdere: la masseria di S.Angelo de’ Graecis, che ospita al suo interno il museo dell’olio d’oliva, in veri e propri centri culturali; l’Acquapark Egnazia sulla litoranea Savelletri/Monopoli.

Come arrivare a Fasano da Trulli Sabrina Resort

Ostuni

Importante centro culturale del Salento, Ostuni detta anche la “città bianca” sorge a otto chilometri dalla costa Adriatica, nella Murgia meridionale. Il primo insediamento è del IV-III secolo a.C. e fu edificato dai messapi. Distrutta alla fine della seconda guerra punica, la città fu ricostruita dai romani sotto cui Ostuni ebbe un florido periodo. Con la caduta dell’impero Romano arrivò un lungo periodo di dominazioni: ostrogoti, longobardi, normanni, svevi, angioni e aragonesi si susseguirono nella signoria della città senza riuscire ad assoggettarla ad un regime feudale. Dopo il 1800 Ostuni estese il suo territorio fino alle dimensioni attuali.

DA NON PERDERE: Il fascino di Ostuni è legato alla caratteristica colorazione bianca dei muri delle case del suo borgo antico. Tutte le case del centro storico difatti vengono pitturate esclusivamente di colore bianco con pittura a calce. Grazie a questa caratteristica, Ostuni è nota come la “città bianca”, ma vanta anche altri appellativi, la “regina degli ulivi” e la “città presepe”. Da visitare è tutta la città vecchia detta la “terra”, per distinguerla dalla più recente “marina”, che si presenta come un insieme di antichi edifici intonacati in calce bianca costruiti gli uni sugli altri. Al centro della città vecchia troneggia la cattedrale di Ostuni, dallo stile difficilmente classificabile ma riconducibile ad una tradizione gotico – romanica che in Puglia trova altri esempi. Da non perdere il portale della chiesa dello Spirito Santo, risalente al 1450 oggi riconosciuto come monumento nazionale. Altra attrattiva di Ostuni sono i 17 chilometri di spiagge in cui si alternano calette sabbiose, scogli, spiagge di ciottoli e dune coperte di macchia mediterranea. Il litorale ospita anche una riserva naturale nella zona del lido Morelli. Di forte richiamo la festa di Sant’Oronzo, il patrono della città che si svolge dal 25 al 27: tra le tante manifestazioni, la “Cavalcata” durante la quale autorità comunali ed esponenti del clero sfilano a cavallo con dame e cavalieri rappresentati in costumi originali medievali.

Come arrivare ad Ostuni da Trulli Sabrina Resort

Città di Ostuni Puglia

Monopoli

Monopoli si sviluppa lungo il litorale adriatico. Il suo territorio è pianeggiante, ad eccezione della “Loggia del Pilato”, una terrazza da cui si domina la pianura sottostante. Nelle vicinanze, facilmente raggiungibili, troviamo alcuni centri di notevole interesse turistico come Polignano a Mare, Alberobello, Castellana Grotte, Ostuni e Fasano. L’affaccio sullo splendido mare, segnalato con una vela blu sulla Guida Blu di Legambiente, è caratterizzato da 25 spiagge sabbiose distribuite su di una superficie di 13 chilometri. La parte agricola del territorio è divisa in 99 contrade segnate dalla presenza di masserie fortificate, chiese, insediamenti rupestri e ville; le coltivazioni predominanti sono costituite da olivi, mandorli, alberi da frutto e colture ortive. Il termine Monopoli significa città unica e, probabilmente, fu adoperato la prima volta quando i cittadini della vicina Gnazia, distrutta dai Goti di Totila, confluirono in quello che, all’epoca, era solo un piccolo villaggio. Come molti centri della regione, Monopoli fu governata nel corso del tempo da Normanni, Bizantini e Svevi. Subì anche la dominazione veneziana, grazie alla quale si ebbe l’ampliamento del porto ed un periodo molto florido, favorito anche dal commercio di prodotti dell’entroterra, molto richiesti sui mercati esteri. Dopo le dominazioni spagnola e austriaca, la città fu annessa al regno di Napoli ed infine al Regno d’Italia.

DA NON PERDERE: Il monumento simbolo della città è il castello Carlo V, una fortificazione di origine aragonese costruita su un precedente monastero benedettino, restaurato a scopo difensivo da Carlo V e attualmente sede di mostre e convegni. L’intero borgo antico è ancora circondato dai resti ben conservati delle mura di cinta. Le masserie fortificate del suo territorio, giunte fino ai giorni nostri in ottimo stato, sono equamente dislocate nel cuore della marina, nelle basse colline e nelle pianure dell’entroterra. A tre chilometri dalla città , sul litorale meridionale, si incontra Santo Stefano, splendida abitazione privata, già abbazia benedettina, fondata nel 1086 da Goffredo d’Altavilla. Tra le ricorrenze meritano una citazione le celebrazioni per i Santi Cosma e Damiano, il primo fine settimana di giugno, e la suggestiva rievocazione dell’approdo della zattera recante l’icona della Madonna della Madia, che avviene in due momenti diversi dell’anno, il 14 agosto e il 16 dicembre.

Come arrivare a Monopoli da Trulli Sabrina Resort

Polignano a mare

Polignano a Mare, città natale del noto cantante italiano Domenico Modugno, si trova a circa trenta chilometri dal capoluogo Pugliese. Data la posizione strategica del suo centro abitato a picco sul mare, è da sempre stato considerato una porta verso il Mediterraneo e l’Oriente. Esso rappresenta, infatti, un importante crocevia commerciale e un punto di incontro di diverse culture. Nelle strutture urbane sono presenti tracce delle presenze araba, bizantina, spagnola e normanna. Polignano offre un mare cristallino dalle moltissime sfumature, dodici chilometri di litorale con numerose grotte scavate nelle rocce: per questi motivi è definita dai turisti la “Perla dell’Adriatico”. Il paesaggio marino della cittadina è caratterizzato da insenature e da grotte raggiungibili in barca, spesso fuse con le cantine delle abitazioni sovrastanti. Di particolare interesse, scientifico oltre che turistico, sono i fondali dell’incontaminato mare che si estende di fronte alla cittadina, meta ambita da parte di sub e amanti delle immersioni. La fertile campagna del comune è caratterizzata dalla presenza di lame, ricoperte dalla classica vegetazione mediterranea e dalla presenza di numerosi siti archeologici.

DA NON PERDERE: Tra gli avvenimenti di particolare interesse si segnalano la festa della Madonna del Carmelo che ricorre dal 15 al 17 luglio, la festa dei Santi Cosma e Damiano il 13 di agosto e che vede la caratteristica processione dei 

devoti e la festa del Cristo del 17 settembre, durante la quale la Croce viene portata in processione tra le contrade.

Come arrivare a Polignano da Trulli Sabrina Resort

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